L'edificio

L’edificioLa fortezza fu costruita a forma di rettangolo con le fiancate più corte (cortine) munite di quattro bastioni. Ogni bastione portava il suo nome: il bastione sudorientale fu denominato Zuliano o bastione Canal, quello nordorientale  – Marcello o bastione Priuli, quello sudoccidentale – Pugliana o bastione Pojana e quello nordoccidentale portava il nome di De Ville. Sui bastioni erano sistemati i cannoni. Al centro della fortezza si trovava un cortile scoperto con un pozzo e dei vani funzionali: l'armeria e gli alloggi per i soldati. Siccome la fortezza fu ideata e costruita nel corso della Guerra dei trent'anni, con la fine del conflitto e la firma della Pace di Westfalia nel 1648, venne messa nel dimenticatoio, tanto che passato il pericolo della minaccia uscocca, furono interrotti i lavori prima iniziati.

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Verso la fine del XVIII sec. l'entrata principale con il ponte levatoio fu trasferita dalla cortina meridionale al fianco occidentale, dopo di che inizia il suo decadimento; la fortezza rimane in questo stato fino all'arrivo dell'esercito austriaco nel 1813, che demolisce le strutture logore e dal 1840 inizia a costruirne delle nuove. Gli interni della fortezza cambiano, sorgono delle nuove casematte, mentre dell'edificio costruito nel XVII secolo rimane soltanto il ben conservato mantello esterno di mura con i bastioni e le cortine. Nel punto della mezzaluna settentrionale, sulla parte esterna delle mura, nel 1861 viene costruita la prima cisterna d'acqua, mentre quella interna viene terminata nel 1876. Le cisterne furono collegate al primo acquedotto polese e grazie a questo fatto la fortezza divenne un importante edificio comunale. Sotto il dominio austriaco l'edificio venne chiamato Hafenkastell,  assumendo sempre più la funzione di caserma per la sistemazione dei soldati e sempre meno quella di un edificio fortificato destinato alla difesa della città e del porto.

 Dopo la fine della Prima guerra mondiale e la caduta dell'Impero Austroungarico il forte perde il suo ruolo difensivo. Il nuovo potere italiano ne mantiene la funzione strategico-militare e lo usa come vedetta e per  le comunicazioni. Dopo la Seconda guerra mondiale vi subentra l'esercito iugoslavo, mentre verso l'inizio degli anni Sessanta del XX secolo la struttura viene riorganizzata e adibita a museo. Oggi è la sede del Povijesni i pomorski muzej Istre – Museo storico e navale dell'Istria che vi presenta un'esposizione permanente e mostre periodiche. Dalle mura della fortezza e dalla cima della torre sovrastante si estende una vista straordinaria sulla città, il golfo e il circondario.